«ma i bulldozzer si mangiano ogni giorno centinaia di ettari di suolo, i palazzinari costruiscono palazzi, i deforestatori deforestano, gli inquinatori inquinano, la popolazione aumenta, la miniera si svuota, la discarica si riempie, la biodiversità si riduce, la temperatura aumenta…… è come vendere un rene per comprare un’automobile.» Luca Mercalli, Climatologo
– 20 milioni di mq di cartongesso prodotti in loco;
– 40 posti di lavoro in più (quando sarà a regime) per un totale di 120-140 posti di lavoro;
– 15 milioni di Euro di investimenti per la realizzazione dell’impianto da parte di una ditta tedesca;
– quanta acqua verrà utilizzata?
– quanto verrà incrementato il traffico di camion da e per la cava e con che costi per la comunità?
– è previsto un piano di recupero alla fine dell’estrazione del gesso o verrà abbandonata come le altre cave?
– cosa ci guadagna la comunità di Roccastrada?
Ing. Campiglia, amministratore delegato di Tecnobay, dice:«La sede di Roccastrada è strategica non solo per la materia prima e per il fatto che qui la Regione vi ha individuato il bacino regionale di riferimento per il gesso, ma anche per la disponibilità che l’amministrazione comunale ha sempre dimostrato. Il supporto degli enti locali, in operazioni di questo genere, per quanto riguarda procedure ed adempimenti burocratici è infatti fondamentale».
A Roccastrada nascerà il Polo Italiano del cartongesso
fonte: http://www.confindustriagrosseto.it/news060830.html
Si tratta di un progetto importante – osserva Vincenzo Campiglia, amministratore delegato di Tecnobay – che, a pieno regime, occuperà 40 persone e consentirà di produrre fino a 20 milioni di metri quadrati di cartongesso. Una vera sfida, in cui ci impegneremo al cento per cento”. La Tecnobay è la più grande unità produttiva italiana di gesso cotto, da oltre vent’anni nel mercato del gesso e dei suoi derivati.
Lo stabilimento richiederà un investimento di 16-20 milioni di euro circa, per una produzione annua, a pieno regime, che potrà toccare i 20 milioni di mq di cartongesso.
Si prevede che occupi trenta persone nella fase iniziale, per poi attestarsi, secondo le previsioni attuali, sui 40 posti di lavoro.
Il progetto sarà finanziato grazie alla Legge 488/92, a MPS Merchant (la banca per le piccole e medie imprese di MPS) e con apporti diretti della Tecnobay. L’impianto sarà realizzato da una ditta tedesca specializzata nel settore.
“La sede di Roccastrada è strategica non solo per la vicinanza della materia prima, ma anche per la disponibilità dell’Amministrazione comunale. Il supporto degli Enti locali, in operazioni di questo genere, per quanto riguarda procedure ed adempimenti burocratici è, infatti, fondamentale”.
sotto: la cava ai piedi di Roccastrada
Fine 2005. All’udienza preliminare dell’inchiesta pubblica indetta dall’Amministrazione Comunale di Roccastrada ai fini della Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto relativo all’ampliamento del bacino di escavazione del gesso presentato dalla Soc. Tecnobay che opera con le proprie cave nel versante sud ovest del paese presieduta dal geom. Massimo Tronconi e dagli altri commissari in rappresentanza degli altri enti interessati Geom. Bruno Corsini e Dr. geologo Lorenzo Barberini, hanno partecipato oltre 60 persone tra cui esponenti politici provinciali, sindacalisti del settore minerario, operai della Tecnobay, associazioni ambientaliste e cittadini a titolo di interesse personale.
Nel corso della prima udienza i membri della commissione hanno illustrato a grandi linee il progetto della Soc. Tecnobay e sono stati raccolti i primi pronunciamenti da parte dei vari soggetti interessati. Gli aspetti tecnici veri e propri sono stati affrontati in una seconda udienza (di cui non ho trovato documentazione) nel Dicembre 2005 alla presenza di tutti gli esperti componenti dell’ufficio di VIA che hanno analizzato il progetto per conto del comune di Roccastrada.
L’iter relativo all’inchiesta pubblica prevede un ulteriore udienza generale nella frazione di Sassofortino e un udienza finale (di cui non ho trovato documentazione). Alla fine dell’iter complessivo dovrebbe essere stato emesso un documento da sottoporre all”ufficio di VIA, contenente tutte le considerazioni e le richieste emerse negli incontri con la cittadinanza, i comitati, le parti sociali e le associazioni del territorio.
– “Il Tirreno” del 4/7/2007 – Il Cartongesso sarà realizzato a Roccastrada (20 milioni di mq l’anno)